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Gli Scritti Corsari presentano un folk-rock che definiscono "tra memoria e suggestioni". Il gruppo esiste dall'inizio del 2003, ma ha visto diversi avvicendamenti. Attualmente è formato da Bettina Ferretti alla voce e all'armonica, Marco Taddei alla chitarra elettrica e/o acustica e al mandolino, Samuele Baglioni al basso e Stefano Nassi alla batteria/percussioni.

Nasce dalla passione per la musica folk, la canzone “d'impegno” e la canzone d'autore, non a caso sceglie le proprie covers tra De Andrè, Fossati, Gang, ecc.

Pur mantenendo nei propri concerti alcuni veri e propri "doverosi e ossequiosi tributi" agli artisti citati prima (canzoni scelte non a caso, per esempio "La pianura dei sette fratelli" dei Gang che tratta l'eccidio dei sette fratelli Cervi. O “Sesto San Giovanni”, ancora dei Gang, eccezionale ritratto della condizione del “lavoro” nell'Italia di oggi. O ancora “Fiume Sand Creek” di Fabrizio De André), presentano pezzi di loro composzione che fanno parte del loro primo disco omonimo, autoprodotto e pubblicato con licenza Creative Commons.

Un lavoro che sulla rivista "l'isola che non c'era" è stato definito «un disco articolato in cui le storie si intrecciano accomunate dall'urgenza del narrare, in buona sintonia con la lezione pasoliniana» a cui ovviamente devono l'ispirazione per il loro nome: Scritti Corsari è un libro che raccoglie gli articoli di Pier Paolo Pasolini apparsi prevalentemente sul "Corriere della Sera" tra il 1973 e il 1975. PPP, di se e dei suoi articoli, diceva:


"lo non ho alle mie spalle nessuna autorevolezza:

se non quella che mi proviene paradossalmente dal non averla

o dal non averla voluta;

dall'essermi messo in condizione di non aver niente da perdere,

e quindi di non esser fedele a nessun patto che non sia quello con un lettore

che io del resto considero degno di ogni più scandalosa ricerca."


Quale migliore "dichiarazione d'intenti" anche per noi?